Methodus fluxionum et serierum infinitarum

Il metodo delle flussioni e delle serie infinite
Titolo originaleMethodus fluxionum et serierum infinitarum
Copertina dell'edizione inglese del libro pubblicata a Londra nel 1736.
AutoreIsaac Newton
1ª ed. originale1736
Generetrattato
Sottogenerescientifico
Lingua originaleinglese

Il Methodus fluxionum et serierum infinitarum (talvolta citato anche come Tractatus de Methodis Serierum et Fluxionum, in inglese "The Method of Fluxions and Infinite Series", in italiano "Il metodo delle flussioni e delle serie infinite") è un libro di Isaac Newton. Completato nel 1671 ma pubblicato solo nel 1736, dopo la morte dello scienziato inglese, il libro tratta del metodo scoperto da Newton per l'integrazione e la derivazione ("flussione" è il termine con cui l'autore chiamava una "derivata") e originariamente da lui sviluppato presso Woolsthorpe Manor, durante la chiusura dell'Università di Cambridge avvenuta in concomitanza con l'epidemia di peste che colpì Londra dal 1665 al 1667.[1][2]

Newton scelse tuttavia di non rendere inizialmente note le sue scoperte, proprio come accadde con quelle che saranno poi da lui rese note nell'opera Philosophiae Naturalis Principia Mathematica, pubblicato nel 1687, e che furono sviluppate sempre nello stesso periodo a Woolsthorpe Manor.

Gottfried Leibniz sviluppò indipendentemente il suo metodo di calcolo attorno al 1673, 7 anni dopo che, come si vede da alcuni documenti risalente al 1666, Newton aveva sviluppato le basi per il calcolo differenziale, quali ad esempio "il metodo delle flussioni e dei fluenti". Tuttavia Leibniz pubblicò le sue scoperte sul calcolo differenziale nel 1684, nove anni prima che Newton pubblicasse ufficialmente la sua notazione per il calcolo delle flussioni nel 1693.[3] La notazione di calcolo oggi utilizzata è per lo più quella di Leibniz, anche se la notazione di Newton per la derivazione rispetto al tempo, , è ancora di uso corrente in tutta la meccanica e l'analisi dei circuiti elettrici.

Newton in un ritratto di Sir Godfrey Kneller, 1702

Il Methodus fluxionum et serierum infinitarum fu ufficialmente pubblicato, tradotto in inglese, solo dopo la morte di Newton. Tuttavia, a causa dell'aspra contesa che si era venuta a creare tra Newton e Leibniz in seguito alle pubblicazioni di quest'ultimo sul proprio metodo di calcolo e riguardante chi avesse per primo sviluppato il calcolo differenziale, il matematico inglese aveva reso note molte parti del proprio lavoro sulle flussioni già diversi prima.[1]

  1. ^ a b Giorgia Lari, 5.1 - Il metodo delle flussioni (PDF), in Storia del calcolo differenziale e la disputa tra Leibniz e Newton, Università degli Studi di Bologna. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  2. ^ Paolo Bussotti, Differential calculus: the use of Newton's methodus fluxionum et serierum infinitarum in an education context (PDF), in PROBLEMS OF EDUCATION IN THE 21st CENTURY, vol. 65, Open Academic Journals Index, 2015, pp. 39-65. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  3. ^ S. Subramanya Sastry, The Newton-Leibniz controversy over the invention of the calculus (PDF), Università del Wisconsin-Madison. URL consultato il 2 gennaio 2022.

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